Investimenti in infrastrutture - Management delle utilities e delle infrastrutture, N. 1/2014.

Investimenti in infrastrutture - Management delle utilities e delle infrastrutture, N. 1/2014.

Investimenti in infrastrutture.

MANAGEMENT DELLE UTILITIES E DELLE INFRASTRUTTURE.

Numero 1/2014

Autore: Michele Tronconi

In questi anni di crisi economica il risparmio previdenziale ha dimostrato un’eccessiva “preoccupazione per i rendimenti di breve periodo”, quasi rinunciando a “guardare al lungo termine”[1]. Indubbiamente, il prevalere di un atteggiamento conservativo è da attribuire alla complessità gestionale degli investimenti non tradizionali e alla mancanza di competenze specializzate. Senza dimenticare che la crisi ha avuto un pesante impatto sul clima di fiducia e sulla propensione al rischio, anche degli investitori meglio organizzati. Oggi s’impone, però, un cambio di passo; soprattutto da parte dei Fondi Pensione Negoziali, rappresentati da Assofondipensione, aumentando la capacità di gestione diretta e di controllo dei rischi collegati a strumenti finanziari alternativi. Solo così, infatti, i nostri Fondi potranno assumere rilevanza distintiva, nell’ambito dell’economia nazionale, al pari di quanto già avviene nei Paesi da cui abbiamo voluto prendere esempio. E’ necessaria, quindi, una profonda riflessione. Da una parte, rischiamo di perdere un’opportunità, in termini di diversificazione e d’impiego redditizio del risparmio previdenziale; dall’altra, rischiamo di perdere l’occasione di essere utili al Paese e agli stessi lavoratori. Per dare un contributo a tale riflessione, con particolare riferimento agli investimenti infrastrutturali, risponderò qui a tre domande.



[1] Relazione Annuale COVIP 2012.